L’edizione 2013, organizzata come sempre dal Circolo del Cinema “Immagini” di Sant’Antioco, ha visto in cartellone numerosi film di altissima qualità e numerosi incontri con i registi provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo. Cinque giorni in cui la cittadina sulcitana è diventata un importante centro di scambio culturale e confronto con tutte le culture dei Paesi che circondano il Mare Mediterraneo.
“Oltre le sbarre”, la serata di apertura, ha proposto un percorso di riflessione sul carcere e la detenzione. I tre documentari presentati hanno voluto rappresentare un cammino attraverso il quale partendo dall’interno del carcere, dallo scorrere della vita del carcerato come un susseguirsi di frammenti temporali ripetitivi, di gesti quotidiani comuni sia a chi sta dietro le sbarre che a chi sta dall’altra parte, ha poi mostrato il volto di alcuni detenuti che si interrogano sul proprio futuro, tra speranza e timore di non sapersi relazionare con la vita civile esterna. Fino al riscatto possibile, seguendo il percorso di Salvatore Striano da detenuto nel carcere di Rebibbia a protagonista del film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”, mostrandoci che la redenzione è possibile e l’arte è un mezzo straordinario perché ciò succeda.
La serata dedicata al Paese ospite ci ha offerto uno spaccato della produzione di cortometraggi in Grecia. La serata organizzata in collaborazione con l’International Short Film Festival in Drama, la più importante manifestazione greca dedicata al cortometraggio, ha visto la presenza dei registi: Vassilis Kalamakis, Spiros Charalambous, Jacqueline Lentzou, oltre a Sofia Georgiadou, in rappresentanza del Festival in Drama. L’incontro tra le due manifestazioni è stato possibile grazie allaFondazione Ellenica di Cultura di Trieste.
Le tre serate finali di “Intrecci mediterranei”, il cuore della rassegna, sono state un contenitore di storie, uno spazio d’incontro tra culture, una pluralità di suoni e immagini che raccontano il Mediterraneo contemporaneo. Ancora una volta cortometraggi provenienti dalla Spagna, Francia, Tunisia, Egitto, Palestina, Israele, Libano, Kosovo, Croazia, Marocco, Algeria, Turchia, Italia sono sbarcati sull’isola sulcitana insieme ai loro registi, aprendo una finestra sui Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo, in un abbraccio fraterno tra culture e tradizioni differenti.
Riproposta in questa edizione la sezione CortoAmbiente, dedicata al cinema ambientale e rivolta ai ragazzi delle scuole. Le proiezioni sono state organizzate in collaborazione con il Clorofilla Film Festival di LegaAmbiente.