Io sono Rosa Parks, scritto e diretto da Alessando Garilli, ha partecipato alla 75° mostra del cinema di Venezia, aggiudicandosi il premio come miglior messaggio G2 nella sezione migrArti.
Il film racconta le vicende che hanno dato vita alla lotta per i diritti dei neri negli Stati Uniti partendo dalla vicenda di Rosa Parks, una donna che si rifiutò di cedere il posto in autobus ad un uomo bianco, com’era consuetudine, diventando esempio per la sua gente e facendo partire quel movimento guidato da Martin Luther King che cambiò la storia del mondo. Partendo quasi come una sorta di riepilogo storico, attraverso le parole di 12 protagonisti che si alternano nel raccontare gli avvenimenti che caratterizzarono questa battaglia, il cortometraggio si conclude con un monologo che ci riporta ai giorni nostri e ci esorta ad analizzare la forme contemporanee di discriminazione razziale, in particolare la cittadinanza italiana negata ai figli di migranti fino al compimento dei 18 anni, nonostante siano nati in Italia.
Il cortometraggio è stato girato all’interno del museo MAXXI di Roma; scelta che sottolinea la tematica, essendo un museo che ha come colori predominanti il bianco e nero e che con le sue architetture restituisce un po’ quel senso di sospensione tipico dei ragazzi senza patria. Tutto il corto viene rappresentato come se fosse una grossa esposizione fotografica; le parole dei protagonisti sono infatti accompagnate da fotografie storiche scattate da importanti fotografi statunitensi.
Ciò che rende originale e potente questo film è proprio la sua capacità di viaggiare nel tempo e dimostrare come la linea che divide i diritti tra bianchi e neri sia stata spesso cancellata e altrettanto spesso riproposta col passare degli anni. La lotta per i diritti non finisce mai, soprattutto davanti a leggi assurde che non consentono a ragazzi nati, cresciuti e che vivranno nella nostra penisola di essere riconosciuti appieno come cittadini italiani. Il titolo Io sono Rosa Parks sta proprio ad indicare il fatto che tutti possiamo essere paladini dei nostri diritti e lottare per ciò che è giusto, tutti abbiamo diritto alla felicità, e unendo le nostre forze possiamo cambiare il mondo e cancellare per sempre questa linea che demarca la differenza di diritti.
Regia: Alessandro Garilli
Cast: Angela Awoenley Abasimi, Hilda Ramirez, Dulcineida Gomes, Sonny Sampson Olumati, Angie Quiroz, Arber Agalliu, Fioralba Duma,Ada Ugo Abara, Marwa Mahmoud, Aida Aicha Bodian, Paula Baudet Vivanco,Benedicta Djumpah
Sceneggiatura: Alessandro Garilli; Montaggio: Alessandro Loretucci; Fotografia: Claudio Zamarion
Italia 2018
Recensione di Luca Pinna
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